Persico 69F

Persico 69F

Oro Mondiale Match Race 2018!

Oro Mondiale Match Race 2018!

lunedì 27 febbraio 2017

Match Race Antibes, inizia la stagione!

Antibes, non tutte le ciambelle escono col buco.
Primo evento in calendario è il Trophée LVDH di Antibes. La regata si disputa sui Benetau 7.5 armati con gennaker. Partiti convinti di conoscere già le barche, abbiamo pensato di allenarci prima della trasferta con i nostri comet21 per riprendere confidenza con la vela asimmetrica.

Questo inverno noi 4 (io, Simone, Filippo e Lorenzo) siamo stati tanti giorni in mare, tra allenamenti e regate su barche d'altura. Il nostro affiatamento è migliorato ancora di più ma forse abbiamo dato troppo per scontato.

Sapevamo che il match grado 3 al quale stavamo per partecipare sarebbe stato di alto livello, a causa delle condizioni meteo molto difficili e per la presenza di molti velisti esperti, tra i quali l'olimpionico di Rio Bernaz.

Si inizia venerdì 24, è previsto l'inizio del Round Robin, il primo match è subito tra i primi due equipaggi in Ranking, noi e il francese Bertheau. Vinciamo nettamente la partenza ma confondiamo la boa di bolina a causa di un cambio di percorso segnalato dal comitato di regata (in genere il cambio viene segnalato da un gommone posa boe). Perdiamo così il primo match, il più importante, e ci apprestiamo a vincere i due immediatamente successivi.
L'ultima prova della giornata ci vede incontrare i russi che conosciamo già, unico problema, i 20/24 nodi di vento e i due metri d'onda che si era formata in poche ore (tempo di attesa tra un match e un altro).
Anche lì, ci posizioniamo davanti, ma dopo la prima virata non riusciamo ad essere veloci come loro e, non potendo issare neanche il gennaker perchè proibito dall'organizzazione, non ci resta che rimanere dietro fino all'arrivo.

Un po' tristi perchè consapevoli di poter fare molto meglio, chiudiamo la prima giornata col parziale di 2 vinte e 2 perse. Il giorno dopo ci aspettano ancora 5 match consecutivi per finire il round robin, tutto è ancora possibile.

Sabato ci chiedono di uscire in mare ad aspettare con una bonaccia dichiarata e mare lungo formato dalla sera prima. Dobbiamo aspettare due ore in quella situazione prima che si alzi il vento che ci permette di iniziare a regatare (4 nodi).
Pur di iniziare le regate il comitato predispone una bolina di 100 metri e inizia con i segnali di partenza, l'onda era nettamente più influente del vento e veniva al traverso, immaginate quanto fosse difficile strambare col gennaker sgonfio in quelle condizioni..
Partiamo pari col nostro avversario ma lui, stando poco più sopravvento riesce a prendere un vento che a noi arriva soltanto qualche minuto dopo.. ogni tentativo di recupero è vano.

Il vento inizia  a risalire fino a 6/7 nodi e i match iniziano ad essere più veloci, la bolina viene finalmente allungata.
Vinciamo tutti i match successivi battendo anche il laserista olimpionico di Rio Bernaz.
Chiudiamo il Round Robin con un parziale di 6-3, non male per come era iniziato, entriamo nei primi quattro equipaggi, sembravamo salvi e pronti alle semifinali quando ci comunicano che, nonostante quelle condizioni meteo ancora instabili, saremmo passati ai quarti di finale, dando insomma una seconda possibilità a tutti di rientrare in gioco.

Siamo i primi ad affrontare i quarti, contro il francese Delapierre, era da 5 ore che stavamo in acqua a regatare con quelle condizioni "nauseanti". Di bolina, mantenendo la rotta, quando arrivava l'onda le vele si sgonfiavano e la barca ci veniva addosso, era indispensabile un eccellente lavoro dell'equipaggio per mantenere la barca dritta, era indispensabile anche un equipaggio sveglio e riposato per manovrare il gennaker a quei ritmi e con quelle onde.

Iniziano i quarti e noi vinciamo la partenza e giriamo la prima boa davanti. Giriamo anche la boa di poppa davanti ma, mentre orziamo per andare di bolina una serie di onde ci arriva sulla prua e visto che avevamo fatto un'ammainata "Kiwi" ne siamo usciti molto lenti lasciando spazio al francese di avvicinarsi e passarci (quando è arrivata la serie di onde lui era in poppa e non ne ha risentito).

Il secondo match dei quarti stavolta lo vinciamo a mani basse dopo aver vinto di nuovo la partenza, e senza mai dare una possibilità di riapertura.

La bella, il match decisivo per definire il semifinalista, parte con la bellezza di 4 nodi.
Partiamo pari con l'avversario che però guadagna la destra del campo. Inizia un duello di virate dove noi arriviamo sempre da sinistra, credetemi era davvero difficile calcolare il tempo di reazione della barca per fare delle virate vicine all'imbarcazione mure a dritta senza farle modificare la rotta con quelle condizioni meteo.
Ad ogni nostra virata "al pelo" il francese protesta e ad ogni protesta segue una bandiera verde.
Gira lui la prima bolina davanti ma noi gli siamo attaccati, la sua ammainata di gennaker è un po' stretta e noi avendo già sperimentato il problema eseguiamo una manovra più costante e veloce. Ci riavviciniamo tanto che riprende il match di virate, al secondo giro di boa di bolina siamo ingaggiati grazie all'estensione in issata del bompresso e se non fosse stato per una nostra brutta issata (i problemi non devono capitare nei momenti importanti ma se capitano bisogna essere svelti a risolverli per perdere il meno possibile) gli avremmo bloccato la strambata prendendo il controllo del match. Ma ahimè la drizza del gennaker si sgancia e la vela scivola in acqua, l'equipaggio avversario approfitta della situazione e stramba per liberarsi  ma io li seguo e strambo con loro.
Il mio equipaggio riesce in breve tempo a rimettere a segno il gennaker anche dopo la caduta in acqua.
Sorpassiamo l'equipaggio francese ma non abbastanza da strambare per tagliare l'arrivo mure a sinistra. Infatti quando sembravamo passati all'incrocio l'avversario ha preso una planata grazie ad una delle onde che aveva in poppa e ci ha bloccato il passaggio.

Purtroppo perdiamo per 2-1 i quarti e siamo eliminati, concludiamo l'evento in quinta posizione.

Pazzesco quanto sottile è la linea che nel match race separa la vittoria dalla sconfitta. Basta davvero poco, basta virare un'istante prima oppure avere il sangue freddo e aspettare qualche istante in più a eseguire una manovra, cose del genere possono salvarti il match e farti guadagnare un altro punto in più per garantirti l'accesso ad una finale o la salvezza in caso di eliminatorie.
Purtroppo non sappiamo cosa è andato storto questa volta, forse sono i tanti piccoli errori che messi assieme sono risultati sufficienti a determinare il risultato.
L'unica cosa sicura è che continueremo a lavorare sodo per migliorarci sempre di più, come al solito siamo i più giovani ma non molliamo.
Ci aspetta una stagione intensa grazie agli sponsor che vogliono partecipare alla nostra esperienza, speriamo di riuscirli a ripagare con grandi successi.

Mondiale F18 2013

Mondiale F18 2013

Collaboratori

Ettore

Ettore

Optimist no limits

Optimist no limits
Antartide

Mondiale 2010

Mondiale 2010

Italiano Marsala 2010

Italiano Marsala 2010

Squadra completa

Squadra completa

Barca del Mondiale

Barca del Mondiale

Campo di regata Niteroi

Campo di regata Niteroi
Si vedono gli optimist, bello difficile no?!

Italiano a Reggio Calabria

Italiano a Reggio Calabria

Italiano RC

Italiano RC

Come si divertono....

Come si divertono....