357 Optimist provenienti da tutta Europa e anche da Asia e America, uno spettacolo di vele e ragazzi da far invidia a qualsiasi altro sport.
Già proprio così, quale altro sport riesce a produrre in un bambino una passione tale da portarlo a viaggiare per il mondo, desideroso di fare regate anche in pieno inverno? In grado di apprezzare i colori forti regalati dal mare in questa dura ma affascinante stagione ?
Non saprei dare risposta.
Molti di questi 357 ragazzi già si conoscono perchè hanno avuto modo di incontrarsi grazie all'Optimist in altri eventi simili, come il nostro Meeting del Garda, e sono felici di ritrovarsi magari da un anno all'altro.
Molti invece alla loro prima esperienza internazionale si trovano un pò spaesati, ma subito entrano nella giusta sintonia e sicuramente non rischieranno di mancare l'anno prossimo.
Nessuno di questi 357 ragazzi ha vissuto questa regata come una sofferenza nonostante i primi giorni siano stati particolarmente duri, almeno per noi grandi, e tutti sono stati contenti di esserci e partecipare.
Mentre si svolgeva questa splendida manifestazione, educativa, formativa, giocosa, multietnica, e oserei definirla parascolastica, visto che i ragazzi parlano inglese o spagnolo, qui da noi in Italia viene presentato il Progetto Under 16 della Fiv dove invece si cancella di fatto qualsiasi tipo di partecipazione a questo tipo d'attività.
Come sempre ci dimostriamo fuori tempo e mentre le nazioni vicine e lontane investono sui ragazzi giovani da noi si presenta un piano dove si afferma che è meglio lasciarli in "ammollo", una sorta di "brodo amniotico" dove non devono fare regate e nemmeno pensare a farne tra una zona e l'altra. Figuriamoci tra nazioni ... cosa penserebbero!
Mentre i ragazzi spagnoli, francesi, inglesi e così via vengono supportati dalle loro federazioni per partecipare sempre più a eventi di questa portata noi italiani dobbiamo arrangiarci da soli e per di più in gran segreto perchè le linee guida indicate dalla Fiv non prevedono "l'esasperazione agonistica prima dei 16 anni !!"
Peccato che di esasperato in quei 357 ragazzi e in altrettanti accompagnatori di tutto il mondo non ci sia stato assolutamente niente.
Mi chiedo inoltre da padre che tipo di esperienza rimarrà a mio figlio? Credo che questa regata resterà nel suo bagaglio di vita come un esperienza incredibile e altamente formativa.
Quello che evidentemente sfugge alla nostra Fiv è la parte che riguarda i ragazzi, la parte più importante, quella che riguarda la loro crescita e formazione come uomini oltre che come velisti, si comincia proprio in questi anni a formare la personalità e proprio la giovane età permette di incanalarla senza troppa fatica nella giusta direzione.
Invece si è cancellato tutto ciò motivandolo con mezze verità condite da molteplici contraddizioni.
Intanto fortunatamente gli italiani a Palamos c'erano e numerosi, tutti solo e unicamente supportati da circoli di prestigio e genitori che, sponsorizzando in proprio, insegnano veramente la passione per la vela e il mare.
Regate impegnative divise in due campi e 4 batterie a volo, un macello di partenze, giurie e percorsi, ma tutto è filato liscio grazie all'esperienza degli organizzatori e alla bravura dei ragazzi dell'Optimist.
Primo giorno di regata senza vento, il giorno prima si era fatto allenamento con 20 nodi...! Seconda giornata con vento debole e salterino in calo sulla terza prova e terza giornata con vento in intensificazione con quasi 20 nodi alla terza e ultima prova.
Bene gli italiani che si dimostrano pari ai padroni di casa conquistando ben 4 posti nei primi 12, a dimostrazione che fino ad ora abbiamo lavorato bene.
Vedremo in futuro quanti velisti preparati e soprattutto appassionati sarà in grado di produrre il progetto under 16.
Noi siamo contenti e i nostri ragazzi anche, sembrerà strano ma chiedono di ritornare l'anno prossimo. Ma non siete stressati ...??
Le classifiche sul sito ufficiale di Palamos
Nessun commento:
Posta un commento