Persico 69F

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Oro Mondiale Match Race 2018!

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mercoledì 2 maggio 2018

Si entra nel vivo della stagione, argento al Szczecin Match Race Grade2 per il CNVA Sailing Team

Dopo gli allenamenti invernali e il grado3 di Scarlino eccoci ad affrontare i migliori equipaggi d'Europa al Szczecin Match Race in Polonia.
L'evento è diventato grado 2 grazie alla partecipazioni di team forti posizionati alti in ranking list mondiale.
Noi siamo entrati da favoriti essendo settimi in ranking, e questo ci ha tenuto maggiormente sotto pressione rispetto agli altri.


Day 1
Il format è quello classico,ormai lo conosciamo, Round Robin - Quarti di finali - Semifinali e Finali.
Il vincitore del Round Robin salta i quarti e si qualifica direttamente alle semifinali, bel vantaggio visti i ritmi di regate sostenuti.

Iniziamo i nostri match contro due equipaggi polacchi, bravi ma non eccezionali, la pressione è alta perchè bisogna vincere da subito.
Le prime partenze non sono brillanti ma riusciamo ad essere veloci e a mantenere sangue freddo anche quando non siamo in testa.
Nell'ultima poppa contro Harasimowicz prendiamo una penalità ma un nostro blocco fatto all'arrivo ci permette di avere la meglio e iniziare a smarcare le prime vittorie.

Dopo aver rotto il ghiaccio, anche Andrea a bordo è ancora una novità per noi quindi ci vuole tempo per l'affiatamento giusto, riprendiamo i nostri match vincendo fin da subito anche le partenze.

La giornata si chiude con 7 vittorie e 0 sconfitte, siamo gli unici a non essere stati mai battuti.



Day 2
Questo è un giorno critico per noi perchè Andrea, a causa di un impegno, deve partire, a bordo lo sostituisce Lorenzo Arcangeli, nuova leva giovane che si è allenata con noi durante l'inverno.
Iniziamo subito contro il croato e successivamente contro l'olandese.
Quest'ultimo è Juniores come noi, sarà quindi un avversario che incontreremo anche nelle future regate. Batterlo non sarebbe male per stabilire da subito chi è il più esperto.
Fortunatamente, nonostante le numerose proteste, gli arbitri non penalizzano nessuno in particolare e ci lasciano proseguire la regata da noi dominata fin dalla partenza. E vinciamo.

Non mancano certo momenti in cui le barche sono molto vicine tra loro, lo spettacolo è assicurato.
Con grande soddisfazione vinciamo il Round Robin nonostante un piccolo inconveniente con lo svizzero che ci fa perdere un match. (10-1)

A fine giornata siamo tutti soddisfatti per il lavoro svolto, abbiamo manovrato bene nonostante le condizioni di vento teso e non abbiamo dato cenni di cedimento dovuti al cambio di equipaggio.

Degno di nota è la vittoria su Zbroja, il polacco locale. Si presenta all'evento come numero 8 in ranking. E' il nostro più diretto avversario.
Inutile dire che stiamo passando tutti giorni a studiarci a vicenda, in vista delle fasi finali.



Day 3
La giornata si appresta ad essere ventosa, più di ieri. Le barche vengono fatte uscire già con i terzaroli montati per iniziare più velocemente i quarti di finale. Noi ci limitiamo ad osservare da terra.

Finiti i quarti, i vincitori sono Zbroja, l'olandese e un altro polacco, Jablkowski.
Scegliamo come nostro sfidante per le semifinali quest'ultimo, e stranamente l'organizzazione ci comunica che le semifinali si svolgeranno al meglio delle 5 prove (passa alle finali il team che vince per primo 3 match) nonostante fossero già le 12.00 e il tempo limite per l'ultima prova era fissato alle 16.00.

In 3 match riusciamo a mettere KO il nostro avversario nonostante le regate siano state delle vere e proprie sportellate con tanto di contatti e penalità. Non ci resta che aspettare il vincitore dell'altro incontro per capire chi ci sfiderà in finale.

Dopo una combattuta semifinale la spunta il locale Zbroja, emerge ovviamente la sua più approfondita conoscenza della barca e del campo di regata molto difficile da interpretare con tutte quelle raffiche. Lo aspettavamo.

Sono le 14:50 e il comitato decide di iniziare le finali al meglio delle 3 (vince chi arriva per primo a due vittorie).
Tra una cosa e l'altra iniziamo a regatare alle 15.00 e iniziamo bene dando penalità all'avversario a seguito della sua perdita di controllo durante il dual-up.
Partiamo veloci e liberi, e giriamo la prima bolina attaccati alla poppa dell'avversario ma, durante il giro di boa, dopo una strambata, si strappa il ponticello del carrello randa su cui era fissato il bozzello della scotta.
Il risultato è che navighiamo tutta la seconda bolina con la randa in diretta con raffiche sui 23/25 nodi.
Ovviamente perdiamo metri e questo permette al nostro avversario di scontare la sua penalità durante la bolina. Giriamo l'ultima boa ancora vicini e ci dirigiamo verso l'arrivo. Per poco non riusciamo a ingaggiarci da sotto vento ma l'ultima strambata viene male a causa della mancanza della scotta randa, difficile da cazzare in poppa con quel vento...!
Perdiamo quindi il primo match di pochi metri.

Non ci penso due volte a chiedere il cambio barca, per lasciare quel danno a Zbroja, ma il tempo che  il tecnico ha impiegato per riparare la barca ha fatto si che non fosse più possibile partire per la seconda regata perchè oramai avevamo già passato il tempo limite delle 16.00.



Dunque perdiamo il primo match delle finali a causa di un danno grave alla barca, e di conseguenza perdiamo la leadership dell'evento che abbiamo mantenuto per tutti e tre i giorni perchè l'organizzazione ha dato più tempo alle semifinali che alle finali.
Decretare un vincitore con una sola prova disputata, in eventi come questi, è veramente assurdo.

Durante tutto il viaggio di ritorno ho pensato a chi dare la colpa di quanto accaduto.
Ovviamente l'organizzazione ha gestito in maniera poco intelligente i tempi, di fatto aiutando molto il proprio atleta locale, ma il mio giudizio a fine evento rimane invariato: abbiamo gestito la regata in maniera matura, curando ogni match senza mai sottovalutare nessun avversario e questo ci ha portato a vincere quasi tutti i match.
Zbroja è stato fortunato e sicuramente le capacità tecniche di uno sportivo non devono essere misurate su un singolo evento ma su un periodo ben esteso dove si possa notare la costanza e la determinazione.
Cosa che a noi non è mancata in questi mesi di preparazione e di inizio stagione.

Sabato siamo alle Bermuda per la Argo Group Gold Cup, cercheremo di dare il meglio ma soprattutto di imparare dai migliori e sviluppare qualche nuova tecnica!










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