Napoli 4 gennaio
Il primo appuntamento dell’anno è a Napoli ed essendo nel programma dello IODA è di interesse Internazionale..
Il Circolo Savoia invita i partecipanti, di anno in anno, consultando la ranking nazionale dei vari paesi e attraverso il gemellaggio consolidato tra i circoli amici.
Ben 17 le Nazioni presenti e 34 i circoli italiani che vantano almeno un rappresentante in gara.
Ragazzi che arrivano da Israele alla Danimarca dalla Turchia alla Tunisia, tutti uniti per regatare nel Golfo all’ombra dal Vesuvio.
L’organizzazione del YCCS è impeccabile e aprendo le porte del prestigioso circolo dimostra quanto sia grande l’ospitalità partenopea, infatti vedere circolare 200 bambini per le sale arredate con mobili antichi e quadri preziosi fa un po’ paura specialmente se consideriamo le cerate fradice e gli steccati zuppi con cui erano "ricoperti"…….
A parte però qualche chiazza lasciata sui divanetti antichi tutto è andato bene e i ragazzi non hanno combinato grossi guai.
La cosa bella è stata a mio avviso potersi vedere insieme la sera, infatti il circolo offriva la cena agli equipaggi radunandoli in due splendide sale da pranzo, finemente arredate e serviti e riveriti da simpatici camerieri in guanti bianchi….. Non sempre accade di stare tutti quanti insieme, ed è stato divertente scambiare opinioni con le squadre dei diversi paesi.
L’unica grande pecca di questo splendido appuntamento è senza dubbio l’accessibilità al mare, per portare le barche e il gommone in acqua bisogna superare una scalinata anche piuttosto lunga e sebbene aiutati dal personale del circolo questa è una manovra pesante e soprattutto lenta, infatti per ripartire l’ultimo giorno si deve sopportare una sorta di ingorgo tra carrelli, carrelloni, barche e gommoni veramente fastidioso e faticoso, il tutto caricato a mano.
Comunque poi piano piano passa tutto e il ricordo rimane quello di splendide regate in un bellissimo posto.
Il tempo è stato clemente considerando che nel resto d’Italia il gelo faceva da padrone, vento a parte, un pò troppo scarso, abbiamo goduto di tre belle giornate quasi calde.
Il primo giorno ha permesso tre prove, nei rimanenti due abbiamo disputato solo una prova quotidiana, la prima del mattino, poi tutto finiva in una bonaccia disarmante.
Il campo con la boa di bolina verso terra si è dimostrato molto difficile per i continui salti di vento, ci avevano avvisato di questo, e specialmente al cambio di intensità variava molto anche l’angolo.
Molti ragazzi sono rimasti fregati da queste condizioni anche se alla sera il grande Giorgio Poggi, olimpionico Finn, cercava di elargire il più possibile “dritte” da mettere in pratica il giorno dopo.
Una difficoltà in più è stata rappresentata dalla presenza di grosse navi all’ancora, molto vicine al campo di regata, che influenzavano la direzione del vento in maniera insolita.
Il primo giorno con tre prove effettuate la classifica generale vedeva al primo posto l’ungherese Vadnai e secondo il nostro Ettore Botticini a difendere i colori azzurri e quarta la brava Carlotta Omari di Trieste.
Per loro uno speciale breefing serale tenuto da Poggi sulla meteorologia locale del Golfo.
Il secondo giorno una sola prova col vento che calava e che finiva definitivamente intorno a mezzogiorno. Ci siamo abbronzati togliendoci le cerate e i cappelli, poi tutti dentro al traino.
La classifica vedeva in testa Ettore con seconda Carlotta e terza una francese.
Grazie a questo primo posto Ettore ha vinto l’occasione di timonare il Finn olimpico di Poggi e di uscire da solo su questa splendida barca con vele da regata marchiate Qingdao.
Il terzo giorno invece a tutti i costi si è voluto fare una prova che è risultata scarsa come vento ma soprattutto che ha sconvolto la classifica perché introduceva lo scarto, e qui Ettore con 5 prove che avrebbe vinto di gran misura si è visto superare da due spagnoli e l’ungherese che da in fondo la classifica scartavano chi 40 chi 30 punti.
Come sempre con lo scarto la regolarità non paga e nonostante le 5 prove tutte ben eseguite ha perso la piazza d’onore e anche Carlotta si è ritrovata al 5° posto.
Peccato perché forse la classifica senza l’ultima prova sarebbe stata più veritiera, per altro mantenendo due italiani sul gradino alto del podio, il che non guastava....!!
Pazienza !
Una nota di merito per la giuria della regata è stata che a seguito di un grossolano errore di lettura del numero velico di Ettore sia stato dibattuto e quindi cancellato un ocs inesistente che l’avrebbe penalizzato fortemente. Meno male la verità è emersa, non senza difficoltà, e la giustizia ha avuto la meglio. Credo che l’impegno dimostrato dai giudici internazionali per chiarire un grave equivoco sia la testimonianza di quanto seriamente vengono affrontate queste competizioni. A tutti loro va la mia profonda stima.
Questa prima partecipazione al Trofeo Marcello Campobasso è stata sicuramente positiva sotto tanti aspetti e l’anno prossimo siamo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile e certi di ripetere una bellissima esperienza.
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