A metà gennaio sono state chiuse le iscrizioni per questa quarta edizione del Kabb Trophy.
Fortunatamente noi eravamo iscritti con largo anticipo perchè Ettore ha preso parte anche al clinique di 5 giorni che si svolgeva prima della regata.
La località Palamos si trova a metà strada tra il confine Francese e Barcellona, praticamente all'estremità Sud-Ovest del Golfo del Leone, una zona bella e ventosa ideale per allenarsi e regatare.
Il clinique prevede cinque giornate di allenamento e tre giornate di regata subito dopo.
L'avvenimento alla sua quarta edizione sta diventando un appuntamento Internazionale di grande livello infatti ha richiamato timonieri da tutto il mondo, addirittura dall'Australia oltre a tutta Europa. Ben 375 gli iscritti ormai a numero chiuso per ragioni di sicurezza.
Non tutti però partecipano sia al clinique che alla regata e molti raggiungono Palamos solo gli ultimi 3 giorni per disputare la International Kabb Trophy.
Al clinique comunque erano presenti ben 100 ragazzi di ogni nazionalità che per 5 giorni si sono allenati tra tecniche e regate dalla mattina alla sera.
Una vera scorpacciata di vela con teoria, ginnastica e tante tante ore in mare.
Molto istruttivo anche per gli allenatori ritrovarsi a lavorare in mare con diversi gruppi e confrontandosi nelle svariate tecniche trovare conferme o suggerimenti al proprio lavoro.
Il livello è stato sicuramente molto alto grazie anche alle varie squadre nazionali presenti con i rispettivi allenatori che mischiando quotidianamente i gruppi dispensavano consigli importanti a tutti.
Tutto in inglese e anche questa è stata un esperienza importante per i ragazzi.
Fondamentale nell'organizzazione è stata la volontaria idea di Alessandro, che con l'aiuto di Stefania, ha portato le barche e l'attrezzatura da Talamone a Palamos in macchina.
Un bel viaggetto con carrello che ha permesso ai ragazzi di arrivare e ripartire comodamente in aereo ma di utilizzare le proprie barche sia in allenamento che in regata.
Grande Ale grande Stefi.
A Palamos si sono strette amicizie particolari con la squadra Greca, con quella Turca, con gli svizzeri che già erano conosciuti, un pò meno coi russi che pare siano troppo rudi o con gli spagnoli che erano un pò prepotenti, ma comunque sempre tutti insieme a giocare e scherzare.
Le regate divise in 6 batterie quindi con 3 partenze ogni regata sono state veramente difficili, come si poteva immaginare.
Il vento inoltre risentiva di una situazione generale molto particolare con venti forti da terra e sbalzi strani e imprevedibili dovuti alla conformazione della costa. Un giorno c'è stata nella vicina Barcellona una nevicata da telegiornale e in mare a Palamos invece poco vento e quasi il sole.
Il grande numero di partecipanti rende difficile sia la partenza che i giri di boa dove l'accumularsi di tante barche in poco spazio porta inevitabilmente a subire situazioni non proprio divertenti e spesso molto penalizzanti.
Ma a questo i timonieri di Optimist sono allenati e la maggior parte delle volte, quasi per incanto, si risolvono degli ingorghi incredibili senza sapere bene come abbiano fatto.
Positiva la prestazione di Ettore che nonostante una bandiera nera l'ultimo giorno chiude comunque 23° in generale, alle spalle per un solo punto di Benamati (campione italiano in carica) e 4° italiano assoluto.
E' stato molto divertente affacciarsi sui campi internazionali e anche molto istruttivo, speriamo di avere tante altre occasione per ripetere quest'esperienza..........!!
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