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Oro Mondiale Match Race 2018!

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giovedì 3 maggio 2007

31°Optimist D'Argento


Si svolge a Torbole una delle regate Internazionali più impegnative del calendario italiano richiamando sul lago anche dall'estero i migliori timonieri Optimist. Così al via si misurano atleti arrivati da Germania, Croazia, Francia, Austria insieme a quelli venuti da Puglia, Sicilia,Campania, Liguria; più di 200 iscritti in totale per contendersi l'ambito Trofeo Optimist d'Argento.Quest'anno i Cadetti sono stati molto più numerosi che nelle scorse edizioni, 76 quasi il doppio dell'anno passato, ed Ettore che aspettava da tempo questo appuntamento, si è ritrovato un nutrito gruppo di avversari molto forti da fronteggiare.Tra questi infatti troviamo il campione in carica vincitore della passata edizione, il vincitore del Meeting, quello del Tan, della Volvo Cup, della Spring Cup e così via, tutti ragazzi giovani ma con grande esperienza e soprattutto che hanno già disputato questa regata l'anno scorso.Il Lago di Garda di per se intimorisce un pò con le sue montagne alte a picco sull'acqua scura e con le sue leggende di venti furiosi, tanto che nell'ultima giornata girava voce tra i piccoli timonieri dell'imminente arrivo del "ponale", un vento che "non lascia nemmeno respirare e che per scampargli bisogna sdraiarsi all'interno dell'optimist a faccia in giù......".Questo fa capire come i ragazzi in realtà affrontino con grande coraggio e un certo timore un simile avvenimento.Le regate divise in tre giornate prevedevano sei prove con alla quinta uno scarto.Il primo giorno alla mattina presto il Lago si presentava come un …...lago ! Nemmeno un filo di vento e le montagne si specchiavano sull'acqua, nessun rumore, tutto molto calmo.Pensando che non si sarebbe disputata nessuna prova, stile M.di Carrara, i ragazzi che non conoscevano il Garda cominciavano a rilassarsi mentre i veterani con un risolino sotto i baffi si pregustavano la scena. Alle 12 in punto in qualche secondo sembrava che il finimondo fosse arrivato, vele che sbattevano rumorosamente, onde che sbucavano dal nulla,schizzi e frastuono hanno investito la flotta.La prima domanda per tutti è stata : ma i cadetti non escono vero ? Dopo un pò di indecisione la giuria decretava che, viste le previsioni per i tre giorni a venire, se non avessero fatto regata in quelle condizioni probabilmente non avrebbero potuto farle mai, quindi tutti fuori cadetti compresi, semmai pronti a rientrare se la situazione dovesse peggiorare.La scena ricordava un pò quella dei paracadutisti che si lanciano nel vuoto, l'uscita in acqua avveniva pressappoco nella stessa maniera, si infila il timone ancora sul carrello si sale a bordo e con una spinta si è catapultati al largo da 25 nodi al traverso, dopo si pensa alla deriva alla scotta alle vele, il tutto in un gran frastuono. Arrivare alla barca giuria è un attimo, traversone sulle cinghie e barca in costante planata e poi si aspetta la procedura di partenza che deve essere molto rapida, nel frattempo si prova a fatica l'allineamento e la bolina sulle differenti mura, senza allontanarsi troppo dalla barca "chioccia" perchè si rischia di scuffiare in un attimo e rovinare la prova prima dell'inizio. Bravi e allenati i giudici impiegano pochissimo a mettere il campo e a dare il via alla prima prova, prova che in un lampo si esaurisce a causa della forte velocità delle barche. I due laschi infatti sono una planata unica dall'inizio alla fine ed è un piacere per chi guarda vedere queste barchette correre come non mai, con una scia da motoscafo a poppa, ma il piacere maggiore è sicuramente per i timonieri che sentono finalmente l'emozione di planare per centinaia di metri senza sosta.Venti minuti la durata di una prova, si aspettano gli ultimi arrivi e si riparte poco dopo per la seconda, altri venti minuti e poi di volata dentro, dove la grande comodità di non dover sciacquare la barca permette in un attimo di sistemare tutto per andare al bar a rinfrescarsi.Le altre giornate sono state la copia esatta della prima con l’aggiunta di numerosi bagni nell’acqua fresca del Garda.Il risultato finale vede il padrone di casa nonché detentore del titolo Rico Vincenzi aggiudicarsi nuovamente la vittoria con ampio distacco sul secondo Benini e il terzo Munari sempre di Torbole. Al 4° posto assoluto il primo concorrente fuori casa Ettore Botticini del CV Talamone che ottiene anche il piazzamento come primo dei 96’! Grande esperienza per tutti regatare con questi numeri dove ai giri di boa si incrociano 30 / 40 barche e nelle partenze si rischia di trovarsi sottovento a un muro di vele, sicuramente oltre al risultato quello che conta è partecipare.

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Si vedono gli optimist, bello difficile no?!

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