
A luglio si partecipa al Meeting di Cervia, appuntamento d'obbligo per chi da cadetto vuole imparare come si fanno le partenze con almeno cento barche.Infatti anche quest'anno gli iscritti erano più di cento e le regate disputate un vero spettacolo.Il campo non è facile a causa di una corrente locale e soprattutto per l'assenza del vento che in Adriatico si fa sentire solo a tardo pomeriggio. Quindi prima una lenta cottura al sole di mezzogiorno aspettando il vento e poi due prove con poca aria e qualche ondina giusto per fermare l'abbrivio faticosamente creato.Così per due giorni consecutivi i ragazzi hanno dovuto lottare anche per mantenere la concentrazione necessaria.Le difficoltà maggiori sono però dovute al grande numero di partecipanti: infatti una volta chiarita la tattica sul campo rimangono gli imprevisti creati dalla folla. Linea di partenza lunghissima, per dare spazio, ma in pratica tutti ragruppati nei pochi metri dove da "buono" partire, formando ingorghi e tamponamenti da record.Urla, parolacce, spinte, scontri e via si parte verso la boa di bolina, lontanissima, per permettere alla flotta di sgranare un pò anche se, inutile dirlo, il passaggio sarà super affollato e un attimo di incertezza, o lasciare un centimetro d'acqua di troppo possono costare anche venti o venticinque posizioni.La poppa poi, più diretta, è impressionante: chi si trova nelle prime posizioni e si gira indietro a guardare trova un muro di vele che lo vogliono prendere e che lo sventeranno alla prima distrazione.Grande scuola di regata quindi ed importante esperienza , e chi riesce ad affermarsi nella prima metà della classifica dimostra di essere davvero bravo.Complimenti a Ettore che chiude 33° . Non male per la prima volta!
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